Alla luce degli ultimi accadimenti, che sconquassano la contrapposizione tra taxi e NCC e di seguito ne vedremo il perché, voglio riportare innanzi tutto un bellissimo articolo di giornale di ieri 20 maggio a firma di Carmelo Caruso del “Il Foglio”. Questo, perché mentre tutti si domandano e si agitano per l’accordo commerciale tra il Leader più rappresentativo del mondo taxi Loreno Bittarelli e la famosa multinazionale UBER, l’approvazione del DDL Concorrenza ha avuto una forte accelerazione grazie alla posizione assunta dal Presidente del CdM Mario Draghi. Invito tutti a leggere l’articolo di seguito riportato (cliccando sul link), magari nelle pause tra un servizio e l’altro. leggetelo e credete è di estremo interesse per le imprese e gli operatori del noleggio con conducente che devono capire le logiche di taluni personaggi della politica italiana, gli stessi, che con le loro schizofreniche posizioni politiche, hanno e stanno mettendo in ginocchio un settore produttivo, il noleggio con conducente, che partecipa al PIL nazionale con un buon 3%.

https://www.ilfoglio.it/politica/2022/05/20/news/draghi-sul-ddl-concorrenza-manda-in-apnea-salvini-e-berlusconi-a-un-passo-dalle-dimissioni-4022483/

Leggo nei Social sgomento, angoscia e critiche sul menzionato accordo commerciale tra la più grande cooperativa radio-taxi europea (3570) e UBER, per alleggerire la tensione vorrei provare a leggere i fatti da un altro punto di vista e cioè su deve tale accordo tra le App “it” (3570) e “Uber” va ad incidere.
 
La prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella riferita alla fine della contrapposizione tra taxi e NCC, pensateci, i due settori in sosta, in parallelo e a disposizione dell’utenza, insieme in sosta e in attesa di chiamata in piazza. Una piazza virtuale si, ma pur sempre una piazza di città. Questo dato di fatto è meraviglioso e lo è per due aspetti: il primo perché finalmente l’utenza ha a disposizione la possibilità di scegliere il trasporto desiderato e il secondo, che tocca direttamente gli NCC nell’aspetto politico dell’accaduto, perché se il Leader indiscusso dei tassisti affianca la tendina “Taxi” a quella “NCC” sulla piazza virtuale di UBER, significa tanto, è il riconoscimento che l’NCC non svolge attività difforme alla normativa se esercita attraverso UBER. Infatti, seguendo tale logica, quanto accaduto fino a ieri a migliaia di operatori NCC e cioè l’essere sanzionati dalle FF.OO. o dalle Amministrazioni comunali per il fatto di aver esercitato l’attività in altri territori attraverso la piattaforma UBER, da oggi non accadrà più, perché tutti gli interventi da parte delle FF.OO. e delle Amministrazioni comunali facevano seguito ad esposti presentati proprio da sigle sindacali taxi che illustravano l’accaparramento di servizi degli NCC attraverso le APP, servizi a loro illegittimamente sottratti. Ordunque, da oggi alcun accaparramento illegittimo può intendersi in tal senso, poiché, ad esempio, sulla “piazza virtuale” di Roma, Milano e Firenze, la scelta spetta all’Utente, che se sceglierà l’NCC non avrà tolto nulla al servizio taxi e viceversa, visto che oggi si presentano allineati in file parallele e a disposizione della clientela. Cade quindi la contrapposizione di interessi, la voce Uber=NCC è improvvisamente scomparsa dopo l’accordo del “tortellino digitale”, come è scomparso anche l’alibi UBER per colpire infamemente gli NCC. Di dovere, un grazie a Loreno Bittarelli per aver avuto, come sempre, intuizioni lungimiranti e consentitemi, tali e quali a quelle dal sottoscritto dichiarate nel corso dell’audizione di qualche giorno fa presso la Commissione Mobilità e Trasporti di Roma Capitale, di cui la registrazione del mio intervento si può vedere e sentire sia dal nostro sito che dal portale di Roma Capitale e per cui una forte critica mi è stata scritta su Taxi Story.
 
Leggo ancora sui Social, con dispiacere, le minacce dello stesso Leader Bittarelli al Governo ed indirizzate al Presidente Mario Draghi in merito alla questione di fiducia posta sul DDL Concorrenza, nel senso che se posta la fiducia al DDL Concorrenza “metteremo a ferro e fuoco le città”. Sinceramente devo dire che non credo che tale minaccia possa portare un qualche ripensamento del Prof. Mario Draghi e che neanche possa controbilanciare le critiche sull’accordo Bittarelli-Uber che iniziano a scrivere quei tassisti non lungimiranti e legati ad un vecchio passato ormai cancellato dal progresso e dalla tecnologia. Non credo che tale affermazione possa fermare la necessaria trasformazione del TPNL come anche richiesta dalle Associazioni dei Consumatori e all’uopo voglio riportare il comunicato stampa di ieri 20/05/22 del Codacons :
 
DDL CONCORRENZA: BENE PER CODACONS MISURE SU TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA E ADR
Il Codacons esprime parere favorevole in merito al DDL concorrenza in corso di esame al Senato, per quanto riguarda il trasporto pubblico non linea e le ADR.
L'associazione ricorda che l'AGCM e l'Autorità di Regolazione dei Trasporti sono già intervenute sul tema della rilevanza economico-regolatoria dell'autotrasporto di persone non di linea: Taxi, NCC e nuovi relativi servizi offerti su piattaforme tecnologiche, basati sulla flessibilità e sulla condivisione di risorse.
L'Antitrust ha evidenziato come il DDL introduca una norma di delega finalizzata alla revisione della disciplina che fa seguito alla delega (non esercitata) dal Governo ed alla sentenza della Corte Costituzionale.
L'ART ha ricordato invece che il settore è investito da una evoluzione del mercato e che l’Autorità è destinataria di una serie di attribuzioni specifiche per garantire il diritto di mobilità degli utenti. 
Il CODACONS giudica positivamente il DDL nella misura in cui promuove la concorrenza “anche in sede di conferimento delle licenze” e richiede l’armonizzazione delle competenze regionali e degli enti locali in materia “al fine di definire comuni standard nazionali”.  Occorre riconoscere espressamente, poi, il ruolo strategico che ha l'ART per valorizzarne l'attività svolta sino ad oggi.

L'Associazione, infine, alla luce della esperienza maturata negli anni, esprime soddisfazione sulla norma che stabilisce l'introduzione di procedure alternative di risoluzione delle controversie (Adr) tra operatori economici che gestiscono reti, infrastrutture e servizi di trasporto e utenti o consumatori al fine di decongestionare le aule giudiziarie ed assicurare rapida tutela ai diritti dei consumatori”.

 
Terminando questa mia analisi intendo ancora complimentarmi con Loreno Bittarelli per la capacità imprenditoriale che lo contraddistingue e auspico che attraverso l'art. 8 del DDL Concorrenza si possa presto abbattere definitivamente quelle norme medioevali che regolano il noleggio con conducente, senza che danneggino ne l’una e ne l’altra categoria, magari attraverso una condivisione delle regole, senza pregiudizi territoriali e seguendo le indicazioni della Commissione europea.

Il Presidente
Mauro Ferri

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