Il Tribunale di Sulmona ha assolto i cinque noleggiatori, titolari delle autorizzazioni comunali di Introdacqua (AQ), processati per falso in atto pubblico in seguito a segnalazione, relativa alla disponibilità ed all’utilizzo delle rimesse comunali, presentata alle autorità da una nota associazione romana che continua ancora oggi a portare attacchi al settore NCC attraverso esposti a Comuni e Procure, inducendo questi ad erronee intrepretazioni della normativa.

Con dispositivo pronunciato il 13 maggio u.s., all’esito della discussione in udienza, il Tribunale di Sulmona ha posto fine alla battaglia giudiziaria iniziata nel 2015. La motivazione della sentenza è attesa nel termine di 60 giorni.

Gli avvocati Roberto Paciucci e Silvia Armati, difensori di quattro dei noleggiatori imputati, esprimono soddisfazione per l’esito del processo.

L’Avv. Silvia Armati, esperta della normativa di settore, in attesa di leggere il testo della motivazione, riferisce:
“I nostri assistiti escono a testa alta da una vicenda giudiziaria lunga e delicata che li ha esposti ad attacchi mediatici e li ha toccati da vicino, incidendo sullo svolgimento della loro attività imprenditoriale. La risalente normativa di settore, molto complessa e stratificata negli anni, si presta a diverse interpretazioni ed espone gli operatori del trasporto pubblico non di linea a strumentalizzazioni che, purtroppo, in molti casi, hanno trascinato onesti cittadini nelle aule dei tribunali a difendersi da accuse che si sono rivelate infondate e pretestuose. In attesa di una riforma normativa completa del settore, che tenga conto delle criticità riscontrate nell’attuale normativa, speriamo che la sentenza possa offrire interessanti spunti chiarificatori anche alla luce della pronuncia della Corte Costituzionale n. 56/2020”.

Ora ci si chiede, chi pagherà i danni subiti, economici e morali,  dai cinque noleggiatori in questi 6 anni?
il Procuratore che li ha indagati? NO
L'ANAR? NO

Si ricorderà che pochi giorni fa riportammo un'altra assurda vicenda, identica a questa, che ha visto un NCC autorizzato dal Comune di Gorga assolto, in quel caso è stato riconosciuto un risarcimento che gli verrà corrisposto dallo Stato italiano, insomma alcune sigle senza scrupolo denunciano sulla base di un loro teorema arzigogolato, le Procure ed i Comuni lo prendono per buono e poi... pagano i cittadini italiani; e si perchè il gioco di talune associazioni romane è a costo zero, possono dire e fare ciò che vogliono, intanto se poi perdono non gli costa nulla, ma i danni che creano sono irreparabili.

Il Presidente
Mauro Ferri