A seguito di una serie di interviste rilasciate a Radio Colonna dal Consigliere A.N.I.Tra.V., Giulio Aloisi, il Presidente dell'Associazione Unione Radiotaxi Italiana -URI, Loreno Bittarelli risponde lanciando una proposta al fine di cercare di evitare la riforma del settore NCC.

Per leggere l'intervista di Loreno Bittarelli basta cliccare sul seguente link
https://www.radiocolonna.it/economia/taxi-vs-ncc-bittarelli-replica-ad-aloisi-ecco-la-nostra-proposta-per-le-licenze-di-roma/

A.N.I.Tra.V. risponde ufficialmente su alcuni passaggi dell'intervista, anticipando la replica di Giulio Aloisi su Radio Colonna che verrà pubblicata la prossima settimana:

Bittarelli - "Il costo di una licenza taxi, che per esempio a Roma vale circa 120-130mila euro, viene completamente dichiarata tramite un atto notarile" 

Nella consapevolezza che ormai questa impropria compravendita di licenza è divenuta una consuetudine, vorremmo però chiarire che la licenza non risulta essere un bene di proprietà del titolare e ci si domanda come si possa vendere o comprare un qualcosa che non ti appartiene ed ancora come un Notaio possa avvalorare tale compra/vendita, ma ancora più sconcertante come l'Agenzia delle Entrate possa tassare i proventi della vendita di un qualcosa che non si può vendere e che originariamente è stata acquisita attraverso un bando di concorso pubblico con il solo costo di una marca da bollo. Per fare un esempio calzante è come se un Notaio avvalorasse un atto di vendita tra cittadini dove l'oggetto della compravendita fosse una casa popolare e quindi l'Agenzia delle Entrate applicasse l'aliquota percentuale erariale sul relativo importo pagato/incassato. La licenza è una concessione comunale tanto quanto la concessione di una casa popolare e la vendita di tale concessione può deciderla solo il vero proprietario: la Pubblica Amministrazione.

Bittarelli - "un tassista, inoltre, dichiara mediamente 30-35mila euro all'anno...Noi non ci sentiamo degli evasori, ma dei tartassati”.

A questa affermazione si lascia rispondere il programma televisivo "Le Iene" con i molteplici servizi effettuati in cui sono le stesse associazioni di categoria ed i titolari di licenza a rilasciare sconcertanti affermazioni e per ultimo il servizio andato in onda il 30/11/2021  https://www.iene.mediaset.it/video/protesta-taxi_1106588.shtml.

Bittarelli - "Nelle città principali il problema che riguarda gli NCC ha una storia lunga, che affonda le proprie radici nel 1992. Da quell'anno, infatti, non sono state rilasciate un numero di licenze NCC utili ai bisogni del mercato"

Tale considerazione viene posta da A.N.I.Tra.V. sui tavoli istituzionali almeno dal 2000! Sono ben 21 anni che A.N.I.Tra.V. in tutti gli incontri, anche con lo stesso Bittarelli, pone il problema del rilascio delle autorizzazioni Noleggio Con Conducente e la conseguente derivazione dell'ingresso di titoli autorizzativi nelle grandi città, provenienti dai più disparati comuni italiani sino a ieri, ed oggi anche provenienti dai diversi Stati appartenenti alla Comunità Europea. Tale situazione, dovrebbe rammentare il Presidente di URI, è stata però voluta proprio da quelle sigle sindacali taxi che da sempre siedono nelle Commissioni Consultive comunali e che da sempre bloccano ogni iniziativa di rilascio di autorizzazioni e licenze da parte delle Pubbliche Amministrazioni Locali delle grandi città, con il solo scopo di mantenere alto quel "valore delle licenze" di cui si è prima argomentato.

Bittarelli - "...mentre i tassisti lavorano alla luce del sole, direttamente o tramite un sostituto alla guida, ma senza il cumulo delle licenze, gli NCC non hanno questo divieto, quindi possono accumulare più licenze con la necessità di dover far lavorare altre persone – racconta il presidente del 3570 – e qui si nasconde uno degli aspetti più oscuri della questione: molti di questi lavoratori sono in nero, oppure risulta una paga di due ore lavorative a fronte di 12 ore effettive di lavoro, ma anche pensionati ingaggiati a 5 euro all'ora. Questo quadro fa capire il perché non accettiamo lezioni su come si rispetti il fisco e la morale”.

La normativa vigente prevede la possibilità di cumulo dei titoli autorizzativi NCC, mentre per il servizio taxi è prevista una sola licenza, verissimo! Ma la vera stortura sta nel fatto che in tutti i Paesi della U.E. l'autorizzazione NCC (in Europa chiamato HPV) viene data all'impresa e non alla persona fisica come in Italia, negli altri Paesi europei una impresa HPV o NCC che dir si voglia, con quell'unica autorizzazione può far circolare più veicoli (in molti Stati dell'Unione europea sino a 100 veicoli per ogni autorizzazione). Poi sull'elusione delle normative in merito ai lavoratori dipendenti, si concorda che tali situazioni possano essere presenti anche nel settore NCC, ma che dire delle Cooperative taxi? Purtroppo in tutti i settori lavorativi vi è chi tenta di eludere le norme ma ciò non contraddistingue la nostra categoria, e che il settore taxi ne sia esente, beh, essendo entrambi nel settore entrambi sappiamo che non è vero.

ANITraV, come sempre, è comunque pronta al dialogo e lo ha dimostrato essa stessa lanciando altrettante "provocazioni e possibili accordi" con altre sigle sindacali, che non sono state accolte, e quando il Presidente di URI sostiene che la nostra Associazione abbia fatto un passo indietro all'epoca del "Patto del Tortellino" sbaglia, dovrebbe invece ricordare il veto posto da tutte quelle sigle sindacali taxi che hanno poi portato alla situazione attuale, che finalmente vedrà una vera riforma della legge sui servizi pubblici non di linea. Lo stesso Bittarelli dovrebbe anche ricordare tutti quegli incontri e i vari tavoli di trattative aperti e poi chiusi con un nulla di fatto, proprio per quel volersi imporre di taluni personaggi del mondo taxi, per esempio, ponendo condizioni ad un settore non di loro competenza, quello NCC, ovvero predisporre modifiche di legge invalidanti e valide solo per gli NCC, modifiche di legge fatte da responsabili delle sigle taxi e per un comparto non di loro competenza (le dichiarazioni dell'avvocato del 3570 e di URI nel corso di una audizione alla Camera dei Deputati nel 2019 sono state illuminanti). Condizioni arbitrariamente poste come nelle attuali dichiarazioni del Presidente di URI che propone ad A.N.I.Tra.V. una strumentale soluzione a condizione di DURC regolari dopo due anni di emergenza pandemica. Il DURC irregolare prima o poi si deve sanare, quanto non dichiarato ed evaso se non emerge ...... non si paga.

Pronti certo a dialogare, ma senza strumentalizzazioni e senza arroganza, oggi la soluzione del problema taxi/NCC è a portata di mano, è ad un tiro di schioppio e il settore taxi pensi a salvare se stesso, ad evitare il tassametro fiscale e la liberalizzazione delle licenze. Il settore NCC finalmente potrà vedere una legge che nascerà dalle esigenze e dalle richieste delle imprese NCC e non proposte dalle sigle sindacali taxi. Giusto il confronto e trovare soluzioni condivise e con regole certe, ma senza giochetti di parole, false accuse generalizzate o furbate dell'ultimo momento.

Si dimostri finalmente maturità, caro Loreno, siamo ormai troppo vecchi e saggi per fregarci a vicenda o pensare di far credere ai nostri clienti e lettori che gli "asini volano"!

Il Presidente
Mauro Ferri


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