Le tante chiacchere nei social vengono spazzate via dal Ministro Maria Elena Boschi nel corso del confronto con il Governatore della Liguria Tosi, gli NCC nella morsa di 20 Leggi Regionali tutte diverse e, aggiungiamo noi, di 8000 Regolamenti Comunali tutti diversi che comportano enormi difficoltà all'esercizio dell'attività lavorativa di circa 80.000 imprese del noleggio con conducente autovetture e decine di migliaia imprese del settore BUS anch'esso inquadrato come noleggio con conducente.

Per i BUS vorrei ricordare il mancato recipimeto da parte di molte Regioni della Legge 218/2003 e quindi la schizofrenia nella regolamentazione di comuni e Regioni.

L'assurdo spezzettamento di competenze delegate agli 8000 comuni ed alle 20 regioni italiane ha portato, anche in modo doloso, in questi anni ad una operatività territoriale illegittima, il facile gioco di pressioni sugli Enti locali da parte delle lobby di quartiere ha dato la nascita di Delibere comunali e regolamenti folli poi annullati dai Tribunali Amministrativi.

Ho letto sempre nei social che qualcuno ha fatto riferimento al comma 1-quater dell'art. 29 DL 207/2008, sostenendo che il problema per i noleggiatori sia proprio stato generato dal Governo... non è così! Chi ha seguito le vicende parlamentari si sarà reso conto che l'emendamento fu presentato in Senato, spinto, politicamente, dal Sindaco di Roma (all'epoca Gianni Alemanno) e quindi proveniente da uno di quegli enti locali collusi e sottomessi dalla forza di locali lobby, le stesse che da otto anni scrivono sempre a comuni e regioni chiedendo la revoca delle autorizzazioni NCC che operano nei mercati delle grandi città che non rilasciano titoli autorizzativi proprio perchè sotto pressione delle stesse forze.

Facile è andare avanti promettendo voti locali e finanziando campagne elettorali locali cavalcando il populismo, le lobby cambiano pelle come i serpenti, oggi promettono e votano la destra, poi la sinistra ed ancora i nuovi movimenti come ultimamente a Roma con i M5S, dove Grillo in un incontro preelettorale con i tassisti romani ha condiviso i punti portati dalla categoria taxi, tra cui la richiesta di mettere fuori dalla città di Roma BUS e vetture NCC.

Ma perchè il mondo taxi, lo stesso che ha sponsorizzato il M5S a Roma, voterà NO il 4 dicembre prossimo?
Semplice!
Gli piace vincere facile!

E' più semplice convincere un Sindaco o un Governatore di Regione a fare un regolamento comunale o una legge regionale a loro vantaggio che convincere un Presidente del Consiglio dei Ministri!

Basti pensare per esempio alla Legge Regionale del Lazio per gli NCC che nel 2005 anticipò il 29/1quater del 2008 a Roma e dintorni, oppure alla Legge Regionale della Sicilia o della Lombardia o della Liguria, come un virus epidemico, da regione a regione, da comune a comune e, nelle grandi città, da municipio a municipio, il trasporto pubblico non di linea viene regolamentato diversamente e le imprese NCC chiudono, gli operatori persino denunciati per non aver ottemperato ad una norma locale anche se in contrasto con la Costituzione o con le disposizioni nazionali.

Io voglio cambiare, dico basta allo schifo generato da un federalismo indecente che ha visto l'arricchimento di sconosciuti consiglieri regionali da stipendi da capogiro, la riforma costituzionale voluta oggi prevede un taglio ai contributi che lo Stato oggi versa nelle casse dei gruppi consigliari regionali.

Ma tornando agli NCC, con il SI alla riforma costituzionale:

Secondo l’art. 117 co. 2, lettere e) (tutela e promozione della concorrenza) ed s) (tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici; ambiente ed ecosistema) –nel progetto di riforma- la circolazione dei veicoli a noleggio con conducenti rientra nelle materie di competenza esclusiva dello Stato fino ad incidere sulla «totalità degli ambiti materiali entro i quali si applicano» (sentenza corte costituzionale n. 80 del 2006). Anche gli assetti concorrenziali del mercato del trasporto di competenza dell'ente locale hanno una ricaduta sulla libera circolazione delle persone nell'intero territorio nazionale (Corte Costituzionale, sentenza n. 452/2007) nonché su altri fondamentali interessi di rilievo ultraregionale.
La Corte Costituzionale nella sentenza 272/2004 ammonisce che la «configurazione della tutela della concorrenza ha una portata così ampia da legittimare interventi dello Stato volti sia a promuovere, sia a proteggere l'assetto concorrenziale del mercato» senza che il legislatore regionale possa pretendere di modificare anche solo in parte disposizioni che sono espressione dell'esclusivo potere del legislatore statale. Semmai le Regioni possono tutelare la concorrenza con misure più intense rispetto a quelle dello Stato[1].
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[1] Le norme in materia di libera circolazione dei veicoli dedicati al noleggio con coducente sono soggetti alla disciplina anticoncorrenziale per come si è espressa l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella sua segnalazione al Parlamento del 28 luglio 2010, n. AS736. La disciplina considera il carattere di servizio pubblico svolto dai titolari di un’autorizzazione NCC, ancorché rilasciata dal Comune ove il vettore opera o da altro Comune. Per l’art. 92, TFUE nessuno degli Stati membri può rendere meno favorevoli, nei confronti dei vettori degli altri Stati membri, le disposizioni nazionali che regolano la materia dei trasporti, nei loro effetti diretti o indiretti. L’interesse pubblico che può contenere in maniera proporzionata e ragionevole le misure anicocorrenziali riguarda la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema al fine di tutelare nel contempo la salute dei cittadini e i beni culturali e paesaggistici (cfr. gli articoli 51 e 52 TFUE, già 45 e 46 Trattato CE) Corte Giustizia UE, 6 marzo 2007, nei procedimenti riuniti C-338/04, C-359/04 E C-360/04, Placanica e altri, punto 45; id., 6 novembre 2003, in causa C-243/01, Gambelli, punto 65). Ciò anche nell’ambito di servizi di trasporto pubblico di rilevanza esclusivamente locale si applichino le disposizioni del Trattato UE in materia di libertà di stabilimento (sentenza del 22.12.2010, in causa C- 338/09, Yellow Cab Verkehrsbetrieb, punto 33).
 
Cliccando su questo link il Ministro Elena Boschi sul NCC:
http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/renzismo-conto-alla-rovescia-29-11-2016-199245

Un Saluto
Il Pesidente
Mauro Ferri