Il gruppo dirigente dell'associazione con il Presidente in prima persona, sono in questi giorni impegnati in Abruzzo per tutelare le imprese che sono state prese di mira dalle varie amministrazioni pubbliche locali a seguito di segnalazioni della Polizia Stradale che a causa di una erronea interpretazione delle norme in vigore che regolano il servizio di noleggio con conducente sta inoltrando a Comuni e Procure Abruzzesi richieste di aperture di procedimenti amministrativi e penali.
In allegato pubblichiamo copia della lettera inviata.
Il fenomeno sembra sia stato generato da esposti fatti da operatoried associazioni romane di ncc e taxi che lamentano l'invasione di ncc con autorizzazione di altri comuni nel territorio di Roma, di fatto gli stessi soggetti che mossero la modifica dalla L 21/1992 attraverso la norma ritenuta incostituzionale dallo stesso Governo che la produsse e che la sospese nella sua efficacia attuativa proprio per non danneggiare le oltre 80.000 imprese italiane, norma che ancora oggi è sospesa e lo sarà "sino alla ridefinizione della L 2171992".
Riteniamo che giusti siano le verifiche ed i controlli da parte delle Amministrazioni Pubbliche Locali e della Procura della Repubblica, di certo ci aspettiamo che nel caso la Procura recepisca quanto da noi segnalato si attivi nei confronti di coloro che con molta probalità hanno prodotto tesi o documenti ingannevoli o incompleti, al fine di far applicare una norma dagli stessi voluta ma che il Governo bloccò perchè accortosi dell'atto di pirateria politica messo in piedi nel lontano dicembre 2008 da alcuni politici vicini all'area degli stessi operatori romani.
Riteniamo che un così grande impegno da parte delle Autorità Abruzzezi, se mosso da sollecitazioni ingannevoli, debba trovare una ferma risposta che trascini a giudizio non i noleggiatori che non rimettono la macchina in un garage nel territorio del comune che ha rilasciato il titolo autorizzativo ma coloro che con lo scopo di limitare la concorrenza nel mercato hanno messo in atto una strategia studiata a tavolino per mantenere un sistema monopolistico in un mercato che invece deve essere ed è aperto agli operatori del trasporto persone di tutta la Comunità Europea.
Intanto abbiamo sollecitato una interrogazione parlamentare in merito alle vicende abruzzesi
Il Direttore
Giuseppe Di Resta