Non sappiamo ancora il contenuto delle disposizioni che il Ministro dei Trasporti Delrio intende emanare a contrasto dell'abusivismo, certo che però la tempistica è politicamente sbagliata, infatti sembra che l'accontentare la richiesta di alcune sigle taxi di mandare immediatamente in vigore il 29/1quater, manifestata con una violenza mai vista sulle strade delle grandi città, mostra debolezza da parte del Governo, ma è troppo presto ancora per dare un giudizio negativo dal punto di vista tecnico mentre dal punto di vista politico, a nostro parere, il Ministro ha commesso un grosso errore: agli occhi dell'opinione pubblica ha ceduto al ricatto del blocco delle città nel caso in cui non avesse provveduto all'abrogazione dell'emendamento Lanzillotta.
Siamo allarmati ed agitati, come categoria e come cittadini, poichè fino a ieri le dichiarazioni del Ministro erano di tutt'altra natura: riferite alla modifica della L. 21/1992 e non certo all'emanazione dei decreti attuativi che, da un punto di vista tecnico-giuridico, non possono modificare il comma 29/1 quater, ma lo farebbero immediatamente entrare in vigore.
Gli articoli dei giornali di oggi mostrano la totale confusione sulla vicenda che tutti hanno, forse Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti compreso; si parla di decreti attuativi o interministeriali che modificherebbero la portata della Legge 21/1992 ma ciò non è possibile, ogni variazione alla legge può essere fatta attraverso un'altra legge e non attraverso lo strumento del decreto attuativo.
Perchè creare tanta confusione?
Semplice, perchè nel caos tutto può essere modificato in qualsiasi momento... e ciò che oggi ti sembra vero domani può essere inverosimile; insomma il giochetto che da oltre otto anni hanno fatto alcune sigle sindacali taxi che stanno attaccando gli NCC ed il Governo: il gioco dell'indovinello..."ma sto 29/1quater è in vigore o no?" Uno dice di si e l'altro di no. Se si pensa che alcune sigle taxi hanno accantonato con questo giochetto centinaia di migliaia di euro in fondi per la tutela legale dei tassisti ed hanno inviato migliaia di lettere a comuni ed enti locali al fine di far revocare autorizzazioni NCC, ultima la causa pendente presso il Tribunale di Roma dove è stato richiesto da dette sigle taxi la messa al bando di Uber Black ed il rientro nelle rimesse, situate nei comuni rilascianti le autorizzazioni, per ogni singolo servizio degli NCC, tutto ciò allora diviene più chiaro e il MIT prende tempo!
Intanto A.N.I.Tra.V. le altre associazioni si incontreranno presto per analizzare il decreto interministeriale e la posizione da assumere nei confronti del Governo.
Il Presidente
Mauro Ferri
Roma 22 marzo 2017