Le modifiche apportate alla legge che regola i servizi di noleggio con conducente (art. 10bis della l. 12/2019) cadono pezzo dopo pezzo sotto i colpi di ANITRAV e Muoversì; le modifiche alla legge 21/1992, volute dalla lobby tassista per ingessare il servizio di NCC al solo scopo di mantenere una posizione di dominio nel mercato del trasporto pubblico non di linea nelle grandi città, così come più volte denunciato dall'ANITRAV in più sedi istituzionali, Ministero dei Trasporti compreso, sono incostituzionali! la Corte costituzionale nel marzo 2020 eliminava il rientro in rimessa per gli NCC per ogni singolo servizio, oggi boccia il blocco del rilascio di nuove autorizzazioni, cade così un altro pezzo di una modifica di legge scellerata e che vede come protagonisti taluni politici della Lega in cobbutta con pezzi della rappresentanza sindacale dei tassisti.
Importanti i passaggi nella Sentenza N. 137 di oggi, dove sono evidenziate le violazioni dei Principi costituzionali sanciti dall'art. 3, dall'art. 41 e dall'art. 117 della Costituzione italiana, nonchè la violazione dell'art. 49 dei Trattati U.E.
Nella Sentenza si evidenziano le violazione dell'art. 10bis sopra menzionato in merito a:
1. Libertà di stabilimento;
2. Libera circolazione di servizi;
3. Ragionevolezza e Proporzionalità;
4. Libera concorrenza nel Mercato
Nella vicenda in Corte costituzionale è intervenuta ANITRAV con Amicus Curiae e nella Sentenza più volte viene fatto riferimento a quanto da ANITRAV illustrato.
Nel documento allegato la Sentenza della Corte costituzionale.
Il Presidente
Mauro Ferri