Relazione annuale ART 2024
Il 18 settembre il Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo, ha presentato al Parlamento la Relazione annuale sull’attività dell’Autorità nel 2024.

Di seguito una sintesi dei passaggi di interesse della Relazione riguardanti il settore del tpl non di linea.

Criticità dei decreti attuativi MIT
Relativamente alla disciplina del tpl non di linea, la Relazione ricorda il parere congiunto ART-AGCM espresso in merito ai decreti attuativi previsti dall’art. 10-bis del DL 135/2018, ricordando come questi – nelle ultime bozze disponibili – presentino criticità per gli operatori NCC, che risulterebbero danneggiati da una eventuale adozione dei decreti così come formulati nelle ultime versioni disponibili.
In particolare, i profili di criticità segnalati dalle Autorità riguardano:
• la previsione di un tempo minimo di attesa per gli NCC tra la prenotazione e l’avvio del relativo servizio;
• le modalità di utilizzo delle app di intermediazione che prevedono la scelta preventiva del servizio (taxi o NCC) da parte degli utenti – prima di conoscere i tempi di arrivo del vettore e il corrispettivo stimato per il servizio – impedendo di conoscere chiaramente e con un’unica istanza (nel contesto specifico, un’unica schermata nell’app) tutti gli elementi essenziali al fine di percepire con chiarezza la portata dell’oXerta e operare una consapevole scelta economica;
• l’opportunità di esplicitare il principio dell’uso non esclusivo delle piattaforme nell’ambito del DPCM, prevedendo che qualsiasi clausola o altra previsione contrattuale che vieti l’adesione dei soggetti di cui all’art. 7 della legge 21/1992 a più di una piattaforma tecnologica sia considerata nulla.
Il parere ART-AGCM evidenziava inoltre come la mancata attivazione del REN avesse comportato, negli ultimi anni, un ingiustificato blocco del rilascio di nuove autorizzazioni NCC, con rilevanti effetti negativi sotto il profilo concorrenziale.

Servizio taxi nelle città metropolitane
Nel periodo di riferimento è stata eXettuata un’analisi del servizio taxi nelle 15 città metropolitane italiane, finalizzata all’adozione di specifiche azioni volte all’adeguamento del servizio taxi presso i medesimi enti, attualmente in corso. Dall’analisi emerge quanto segue:
• la densità media di taxi è 13,3 taxi ogni 10mila abitanti; le prime tre città sono Milano (35,7 taxi), Roma (27,9) e Napoli (25,8), ultima è Palermo (5); 8 città sono sotto il valore medio;
• i regolamenti taxi di tutte le città metropolitane sono datati, in molti non è specificato il metodo per calcolare la stima del contingente taxi necessario, quindi si rileva una difficoltà, anche degli enti di maggiori dimensioni, a stimare il fabbisogno di licenze effettivamente necessario a soddisfare la domanda degli utenti; i regolamenti dovrebbero inoltre disciplinare alcuni aspetti ulteriori, come il monitoraggio dei servizi, l’obbligo di trasmissione dei dati e l’acquisizione di dati da soggetti terzi (come associazioni di tassisti e le piattaforme), la disponibilità dei veicoli PMR.

Segreteria di Presidenza